Progetti » la Puglia il Manierismo e la Controriforma - 2013

Negli ultimi anni al Museo Provinciale di Lecce, alcune mostre hanno esplorato le peculiarità del Barocco in Terra d'Otranto: Echi caravaggeschi in Puglia (2011), Sculture di età barocca in Terra d’Otranto, Napoli e la Spagna (2009), Il Barocco a Lecce e nel Salento (1995). In ognuna di queste occasioni emergeva l’idea di indagare anche gli antefatti per capire come e se si fosse affermata e sviluppata nella pittura e nella scultura una linea per così dire leccese o salentina. La mostra La Puglia, il Manierismo e la Controriforma, inaugurata lo scorso 21 dicembre 2012, racconta così, nelle due distinte sedi di Lecce e Bitonto, la vastità della regione ed i differenti modi di sciogliere il rapporto tra centro e periferia. In particolare a Lecce, nella chiesa di San Francesco della Scarpa, la storia parte dall’inizio del secolo quando la scena è dominata dal pittore Gianserio Strafella e dagli architetti Gabriele Riccardi e Giangiacomo dell’Acaya. Insieme esprimono il fervore classicista del maturo Rinascimento con un linguaggio formale che recepisce già le complesse problematiche del Manierismo, dopo Michelangelo e Raffaello. La svolta avviene dopo la conclusione del Concilio di Trento. La produzione delle immagini sacre, in pittura e in scultura, diventa il veicolo principale per l’affermazione dell’ortodossia cattolica. Se nelle chiese luterane e calviniste i santi vengono banditi, in quelle cattoliche prendono il ruolo di  raccordo tra chiesa e fedeli. Santi con occhi rivolti al cielo non raccontano più la loro storia terrena ma il misterioso momento dell’estasi e della visione mistica di Dio.In questa seconda sezione particolare attenzione è data anche all’allestimento che ha sottolineato la cesura tra prima e seconda metà del Cinquecento attraverso un uso calcolato della luce. Nella prima sala le opere che cadono sotto l’influenza della cultura umanistica e rinascimentale sono lasciate nella totale luce naturale, a sottolineare un rapporto più naturalistico tra arte e cultura.Tramite un sapiente uso delle luci artificiali, i dipinti e le sculture legate al momento dell’affermazione della Controriforma sono allestiti nella chiesa, che è essa stessa una chiesa della Controriforma. La mostra, curata da Antonio Cassiano e Fabrizio Vona, vede il coinvolgimento degli studiosi e dei tecnici delle Università del territorio così come della Soprintendenza e del Museo Provinciale di Lecce, che hanno collaborato con lo studio ingrosso, autore del progetto di illuminazione in un allestimento che rende protagoniste le grandi tele esposte in un contesto che desta emozione.